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Paracanoa a Parigi 2024

La rubrica “Road to Parigi 2024” di Sportopolis dedicata a Olimpiadi e Paralimpiadi ci porta alla scoperta della storia paralimpica della paracanoa. Statistiche, curiosità e fatti interessanti sulla partecipazione dell’Italia ai Giochi Paralimpici in questo emozionante viaggio verso Parigi 2024.

di Chiara Aruffo

La storia della paracanoa

Pittogramma della paracanoa creato per Parigi 2024 (olympics.org)

La paracanoa è una variante della canoa rivolta ad atleti con disabilità fisiche. Grazie al fatto che la propulsione della canoa è dovuta alla forza negli arti superiori, atleti con disabilità agli arti inferiori erano già attivi nei club di canoa ben prima del 2009, anno in cui avviene la prima esibizione internazionale di paracanoa in occasione dei mondiali di Canoa Sprint (per normodotati) a Dartmouth (Scozia). L’anno successivo, il 2010, a Poznan (Polonia) viene organizzato il primo Campionato del Mondo di paracanoa. L’esordio paralimpico è avvenuto in occasione di Rio 2016.

A livello internazionale, la paracanoa è affiliata all’ International Canoe Federation (ICF), mentre in Italia alla Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK).

Kayak e Va’a

La paracanoa è una prova di sprint individuale di 200m per atleti con disabilità fisiche degli arti inferiori o del tronco. Le competizioni sono disputate con due tipi di imbarcazioni: il kayak (K) e la va’a (V). Il kayak è una barca semplice in cui l’atleta usa una pagaia a due pale sfasate per remare. Il va’a (dal polinesiano “piccola barca”) è una canoa con bilanciere, in cui l’atleta utilizza una pagaia singola. In entrambi i casi, la seduta può essere modificata in base alle esigenze dell’atleta. Le classi di sport nella paracanoa paralimpica sono 5, a seconda del tipo di imbarcazione e di disabilità: KL1: deficit assoluto o parziale del controllo del tronco e disabilità agli arti inferiori; KL2/VL2 parziale funzione del tronco e degli arti inferiori; KL3/VL3: completa funzione del tronco e parziale funzione degli arti inferiori.

Veronica Silvia Biglia a bordo di un va’a (foto da Federazione Italiana Canoa e Kayak)

Giochi Olimpici

La paracanoa fa il suo esordio alle Paralimpiadi estive di Rio 2016, dove si sono svolte solo prove di kayak. In quest’occasione, la squadra britannica ha vinto l’oro in tutte e tre le prove femminili, capitanata da Jeanette Chippington alla sua prima apparizione in paracanoa dopo ben cinque partecipazioni alle Paralimpiadi nel nuoto. La va’a ha fatto invece il suo esordio paralimpico a Tokyo 2020

Nel medagliere paralimipico l’Italia ha all’attivo una medaglia di bronzo conquistata da Federico Mancarella a Tokyo 2020.

Parigi 2024

La paracanoa alle Paralimpiadi di Parigi 2024 vedrà la partecipazione di 100 atleti (50 uomini e 50 donne), con un massimo una barca per nazione in ciascun evento. Da sottolineare come la qualificazione viene assegnata alla barca e non all’atleta. I pass paralimpici sono assegnati in base ai risultati dei Mondiali 2023 e 2024. La nazione ospitante (Francia) ha diritto a iscrivere due atleti nel kayak e due nella va’a, inoltre in ogni evento devono essere rappresentati almeno tre continenti.

Eventi maschiliEventi femminili
KL1 Kayak SingoloKL1 Kayak Singolo
KL2 Kayak SingoloKL2 Kayak Singolo
KL3 Kayak SingoloKL3 Kayak Singolo
VL2 Va'a SingoloVL2 Va'a Singolo
VL3 Va'a Singolo

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